La storia di oggi è raccontata dal giornalista Alessandro Madron su Il Fatto Quotidiano, viene da Morazzone in provincia di Varese ed ha come protagonista il Sindaco Matteo Luigi Bianchi, classe ’79 (un anno in meno di me), ma già un lungo percorso politico alle spalle.
È una storia emblematica di quello che, da Nord a Sud, sta succedendo ai Piccoli Comuni (Morazzone ne conta poco più di 4 mila) e di quello che i Sindaci sono costretti a fare.
Lo Stato dovrebbe trasferire al Comune di Morazzone 600 mila euro di trasferimenti. Una cifra consistente se si considera che l’intero bilancio dell’Ente è di circa 4 milioni di euro. Solo che, di questi 600 mila, ne sono arrivati solo 4 mila. Una inezia. Un niente.
Il fatto però è che mentre lo Stato ritarda ed ignora la situazione dei Comuni, i servizi locali devono essere erogati ugualmente, gli stipendi pagati ed i bisogni della cittadinanza, fin dove possibile, soddisfatti. Insomma, non così non si va lontano.
Ed allora il Sindaco Bianchi passa al contrattacco. “Abbiamo un bilancio da 4 milioni ovviamente 600 mila euro sono una cifra vitale per noi, tant’è che essendoci stati promessi ufficialmente, sono stati iscritti a bilancio e abbiamo già iniziato a spenderli” – spiega – “In passato questi soldi arrivavano in due o tre tranches, quest’anno invece nulla e quando chiamiamo il ministero non riceviamo mai una risposta concreta”. Perciò l’idea di adire le vie legali attraverso una formale diffida con cui sollecitare il trasferimento dei fondi pena la messa in mora: “Abbiamo dato sette giorni di tempo al ministero, dopodiché daremo incarico a dei legali per formulare una proposta seria”.
Il Sindaco ci tiene a precisare che non si tratta di una provocazione. No, la cosa è seria. L’idea, in particolare, è quella di trattenere l’IVA e di arrivare ad una specie di compensazione con lo Stato. Della serie: senza trasferimenti, niente IVA.
L’iniziativa, singolare ed estrema, potrebbe ben presto allargarsi. “Nelle nostre condizioni – dice Bianchi – ci sono tutti i comuni, di tutti i colori politici, ma l’Anci non sta facendo quasi nulla per tutelarci da questo punto di vista” (e non è una novità).
In attesa che la Politica (quella con la P maiuscola) torni a fare il suo mestiere, la palla – quindi – passa agli avvocati.
Anche questa è Italia.