La logica dei grandi numeri ci ha punito ancora una volta. Nel modo peggiore possibile. Colpendo i bambini dei Piccoli Comuni. E tra questi, quelli meno fortunati in assoluto.
Se non ci credete, sentite quest’altra storia di ordinaria discriminazione.
La Regione Puglia ha appena pubblicato un bando per finanziare i Comuni che intendono acquistare giostrine inclusive, utilizzabili cioè anche da bambini con disabilità e difficoltà motorie, sensoriali, intellettive o di altro genere. Cosa nobile e bella. Ma c’è un ma. Il solito. Possono accedere al finanziamento solo i Comuni pugliesi con più di 30 mila abitanti. Il resto, i Piccoli paesi cioè, sono fuori. Anche questa volta. “Perché le risorse sono poche, il bando è sperimentale, è solo il primo anno… e bla bla bla“. Tutte scuse che conosciamo benissimo da queste parti.
Eppure si poteva dare un segnale diverso. Si poteva partire dalle realtà più deboli, dai Comuni con meno servizi e con meno possibilità per i bambini, specie per quelli disabili. Oppure, provare a finanziare salomonicamente una giostrina per ogni Comune, piccolo o grande che fosse, in modo da dare una possibilità ad ogni bambino a prescindere dalla sua (incolpevole) residenza.
Si potevano fare scelte diverse ed invece ha prevalso ancora la logica dei grandi numeri.
Ne ha parlato due giorni fa il Sindaco di Amatrice. “E’ inutile che piangiamo“, ha detto con la consueta chiarezza e senza tanti giri di parole. Nel piazzale dietro il palasport di Amatrice, diventato rifugio per gli sfollati, Sergio Pirozzi ha ricordato che le Aree interne sono abbandonate da 30 anni. “Ci avete terremotato prima! Con tipi di politiche che premiavano solo ed esclusivamente i numeri. Numeri che hanno messo in discussione il funzionamento dell’ospedale e delle scuole (…) e che hanno fatto in modo che tutti quegli uffici al servizio della popolazione, piano piano, fossero chiusi“.
Grandi numeri che influenzano le decisioni politiche persino sulle giostrine. Ma che roba è una politica che non riesce neanche a dare pari dignità a tutte le aree della propria Nazione o della propria Regione? Che roba è una politica che istituzionalizza la discriminazione ed aumenta le distanze? E’ roba da cambiare.
PS: a Biccari la giostrina la compriamo da noi. Con o senza Regione.