• Home
    • Chi sono
  • News
    • Libri & c.
    • MetaPolitica(mente)
    • Monti Dauni
    • Piccoli Comuni
    • Sindaci ribelli
    • Storie di qua
  • Contatti
melascrivo

Massimo Cacciari: “Per fare il sindaco oggi bisogna essere dei pazzi”

authorGianfilippo Mignogna
14 Maggio 2016
News
Gianfilippo Mignogna

Gianfilippo Mignogna

Abitante dei Monti Dauni, Sindaco di Biccari (FG) e Vice Presidente dei Borghi Autentici d'Italia. A favore dei paesi.

Articoli recenti

  • Scuola e giovani non sono una priorità.
  • L’importanza di “allenare” le Comunità
  • I borghi non sono piccole città
  • I Sindaci Urlatori e quelli del NOI …
  • Puglia ed emergenza covid: un chiarimento necessario
  • La Cooperazione di Comunità a Fa’ la costa giusta!
  • La squadra dei sindaci che fa l’Italia virtuosa
  • Biccari: post lungo sulla montagna
  • Perché voto NO (uno sbaglio chiamato “taglio”)
  • 3 giorni con Luca (il libro)

Categorie

  • Libri & c.
  • MetaPolitica(mente)
  • Monti Dauni
  • News
  • Piccoli Comuni
  • Sindaci ribelli
  • Storie di qua

Siti amici

  • BAI Blog, il blog dei Borghi Autentici d'Italia In BAI blog parliamo di persone, luoghi, ambiente e buone prassi
  • Barbadillo Laboratorio di idee nel mare del web
  • BLOG ASMEL I Comuni Italiani una risorsa non problema
  • Casa della Paesologia Versi, articoli, foto e mondi di Franco Arminio
  • Il Veltro 2.0 Il giornale dei Monti Dauni Settentrionali
  • Lettere Meridiane Il blog di Geppe Inserra
  • Lo Struscio Total entertainment

melascrivo

authorGianfilippo Mignogna
14 Maggio 2016
News

Dalla pagine virtuali di questo blog ho spesso parlato della mia condizione di Sindaco di un piccolo paese dei Monti Dauni. Per non sentirmi troppo solo, da mesi, racconto le vicissitudini dei tanti Sindaci Ribelli dei Piccoli Comuni, molti dei quali conosciuti personalmente grazie all’ANPCI presieduta da Franca Biglio, in occasione della protesta spontanea del 2 ottobre (quando chiudemmo fisicamente in nostri Municipi contro i tagli del Governo) ed infine nel corso della grande manifestazione di Volterra dello scorso marzo.

Non può che farmi piacere, dunque, leggere che finalmente il dibattito sulla condizione dei Primi Cittadini (e dunque dei Comuni) sta assumendo un livello nazionale.

L’occasione è data da una lettera che alcuni sindaci “importanti” di centrosinistra (Enzo Bianco, Antonio Decaro, Giuseppe Falcomatà, Daniele Manca, Roberto Scanagatti, Bruno Valentini) e di centrodestra (Guido Castelli, Umberto Di Primio, Paolo Perrone) hanno scritto per sottolineare come sia difficile il compito dell’amministratore locale in un momento in cui il proprio ruolo è messo a dura prova (http://www.huffingtonpost.it/2016/05/12/lettera-sindaci-inchieste-autonomia_n_9924872.html).

A dare ancor più risalto all’iniziativa dei Sindaci, ci ha pensato l’ex Primo Cittadino di Venezia Massimo Cacciari che senza mezzi termini ha commentato: “ Per fare il sindaco oggi bisogna essere dei pazzi”, parlando della sua esperienza come di “un martirio senza fine. Già ai miei tempi era così: se non ti mettono in condizione di operare adeguatamente, hai voglia a fare gli appelli…”.

Coerente con il suo stile, Cacciari non le manda certo a dire nei confronti dei firmatari: “Svegliarsi ora, dopo vent’anni, vent’anni di progressivo e sistematico smantellamento della figura dei sindaci da parte del centralismo governativo, vent’anni di degenerazione, non ha senso”.

Per poi rincarare: “Tra i firmatari dell’appello ci sono sindaci – gente che è stata anche al governo, tipo Bianco – che questa storia del depotenziamento degli amministratori locali, della loro umiliazione, la conoscono benissimo”.

Quanto alle inchieste, “il sindaco è un parafulmine universale”, dice Cacciari sempre su L’Huffington Post. “È in cima alla casa, se arriva un fulmine se lo becca lui. Dopodiché ci sono sindaci più bravi e meno bravi. Ma è il sistema che non funziona. Lo dico da 20 anni: bisogna rivedere tutte le leggi dell’amministrazione. Il sindaco è anche responsabile della salute pubblica e della protezione civile? Bene. Ma se non può fare niente perché non ha risorse…”.

Ora, se serve a far discutere dei temi che i Sindaci dei Piccoli Comuni ormai da anni vanno denunciando, ben vengano le polemiche alla Cacciari. Ormai, lo smantellamento degli Enti Locali, l’indebolimento dei Sindaci, la contraddittorietà della normativa, le responsabilità non accompagnate dalle risorse sono tutte cose che non possono essere negate da nessuno. Ed in questo i Sindaci dei Piccoli Comuni si sono dimostrati ancora una volta all’avanguardia.

Commenti

commenti

Foto tratte da Google Immagini
    Permalink: https://melascrivo.it/massimo-cacciari-per-fare-il-sindaco-oggi-bisogna-essere-dei-pazzi/

    Scuola e giovani non sono una priorità.
    author Gianfilippo Mignogna 5 Gennaio 2021
    L’importanza di “allenare” le Comunità
    author Gianfilippo Mignogna 21 Dicembre 2020
    Menu
    • Home
      • Chi sono
    • News
      • Libri & c.
      • MetaPolitica(mente)
      • Monti Dauni
      • Piccoli Comuni
      • Sindaci ribelli
      • Storie di qua
    • Contatti
    Copyright © melascrivo. 2021 • Tutti i diritti riservati.
    Proudly published with WordPress.