Non mi rassegno all’idea che un piccolo comune debba essere considerato sempre e solo un posto da cui partire ed emigrare. Mi piace pensare, invece, che possa diventare anche un posto di arrivo, di passaggio, di ritorno, di restanza. Per motivi e tempi diversi, certo. In ogni caso, niente che assomigli a qualcosa di fermo, stanco, chiuso.Per questo sono grato ad Argentina Per Il Mondo per aver scelto il nostro paese come base per tanti ragazzi argentini alla scoperta delle loro radici ma anche alla ricerca del loro futuro. Come titolava ieri la Repubblica, “case sfitte, smart working, neo welfare: c’è un grande tesoro nei piccoli borghi”. Bene, è il momento di valorizzarlo. Ci sono grandi opportunità per i piccoli comuni italiani. Ma ognuno deve fare (presto) la propria parte. Dallo Stato ai cittadini. Noi ci proviamo.
PS: il bellissimo servizio è di Saverio Serlenga e GAL MERIDAUNIA e le testimonianze di Gina, Daniel e Mariano Russo sono davvero preziose.
(in copertina realizzazione di un murales a Biccari a cura di Giuseppe Catalano – ufficio geom. Angelo Pierro)