Se avete bisogno di una botta di ottimismo, se volete argomenti validi per contrastare la disillusione e l’apatia del nostro tempo e magari anche ricominciare a parlare di “buona politica”, vi segnalo (sempre modestamente) Le Panchine Ribelli di Marco Boschini (Emi Editore, pag. 126, euro 12.00).
Il “Viaggio nell’Italia che non si rassegna” non è solo una bellissima raccolta di esempi di buone pratiche amministrative, di cittadinanza attiva, di stili di vita sostenibili. È anche e soprattutto la dimostrazione di un’alternativa possibile alle “città disattese”, alla società del consumo ad ogni costo, della fretta e del disinteresse. Un’alternativa che può essere trovata nell’Italia “piccola”, nelle storie di tanti eroi che non si arrendono al declino e che si “rimboccano le maniche perché le cose accadano”.
Parla di fantasia Marco Boschini, ma non è un ingenuo e neanche (solo) un sognatore. Tutt’altro. La sua lunga esperienza amministrativa in una cittadina di 10 mila abitanti, la sua attività di Coordinatore dei Comuni Virtuosi e la sua passione civica gli permettono di conoscere le difficoltà dei Comuni e dei Sindaci (“cui è stata tolta man mano autonomia finanziaria, di pensiero e di manovra“) e, soprattutto, gli consentono di mantenere sempre un’attenzione al concreto, ai bisogni reali, al quotidiano. Le sue, infatti, non sono favole, ma storie vere costruite giorno per giorno da persone in carne ed ossa che si occupano dell’alimentazione, dell’educazione, dell’ambiente e di ogni altra esigenza pratica delle loro comunità.
È, in definitiva, una bella lettura che riconcilia con la buona politica e la cittadinanza attiva con un invito a (ri)cominciare dai piccoli gesti, dalle piccole cose. Magari, da una chiacchierata seduti su una panchina al chiaro di luna, nelle sere d’estate.