“Oggi più che mai è chiaro che indipendenza ed autosufficienza energetica hanno molto a che vedere con la libertà, la sicurezza e persino la pace di una Nazione. Pensare ad una nuova economia dei consumi e delle fonti è indispensabile per proteggerci dal ricatto del bisogno (GFM)”
Ieri, grazie alla fiducia delle aziende del Gruppo Fimm e del suo presidente Giuseppe Mastropieri, al lavoro del fantastico team di Rea e Greengo e al voto di numerose e qualificate aziende italiane impegnate nella produzione energetica, sono stato eletto nel Consiglio Generale di Elettricità Futura, la principale associazione delle imprese che operano nel settore elettrico italiano. Sarà importante portare, in un contesto così autorevole e al cospetto dei massimi players italiani, anche la voce di un territorio come il nostro, così strategico dal punto di vista energetico. Così come potrà essere utile offrire alla platea dei produttori anche la visione di un Sindaco, di un amministratore locale, di chi sui territori è chiamato al decisivo ruolo di rendere concreta e reale la transizione energetica. Sarà un piacere essere sempre di più dalla parte di chi lavora per l’indipendenza energetica del nostro Paese perchè oggi più che mai deve essere chiaro che indipendenza ed autosufficienza energetica hanno molto a che vedere con la libertà, la sicurezza, il benessere, la qualità ambientale e persino la pace di una Nazione.
(da Elettricità Futura) Roma, 21 giugno 2022. “Per il settore elettrico italiano il nuovo Piano europeo REPowerEU si traduce nell’obiettivo +85 GW di rinnovabili al 2030 che ci permetterà di raggiungere l’84% di elettricità rinnovabile nel mix elettrico.
Per l’Italia, l’accelerazione delle rinnovabili coerente con il REPowerEU 2030 comporta benefici davvero importanti per l’economia, la società e l’ambiente: 309 miliardi di euro di investimenti cumulati al 2030 del settore elettrico e della sua filiera industriale, 345 miliardi di benefici economici cumulati al 2030 in termini di valore aggiunto per filiera e indotto, e crescita dei consumi nazionali, 470.000 nuovi posti di lavoro nella filiera e nell’indotto elettrico nel 2030 (che si aggiungeranno ai circa 120.000 di oggi) e una riduzione del 75 % delle emissioni di CO2 del settore elettrico nel 2030 rispetto al 1990”. Così, Agostino Re Rebaudengo, Presidente Elettricità Futura, nel suo intervento in Assemblea Pubblica ha tracciato la roadmap 2030 dell’industria elettrica italiana.
“Siamo pronti a rispondere alla chiamata dell’Europa, a sostenere REPowerEU e ad impegnarci per accelerare la transizione”, ha concluso Re Rebaudengo.
“Abbiamo bisogno del sostegno dell’industria elettrica. Per questo il vostro impegno è più che mai fondamentale”. L’appello dell’Europa al settore elettrico italiano è stato condiviso in Assemblea da Paolo Gentiloni, Commissario per gli affari economici e monetari, Commissione europea, nel suo messaggio: “Sul fronte delle rinnovabili, l’Italia ha un enorme potenziale di sviluppo che finora è riuscita a esprimere soltanto in parte. Ma dalle risorse straordinarie messe a disposizione da Next Generation EU può arrivare la svolta. È per questo che l’attuazione del PNRR è un’occasione che il paese non può mancare nell’ottica della transizione ecologica, della sicurezza nazionale e del rilancio economico. Il futuro è elettrico, e sarà alimentato dalle rinnovabili. Paradossalmente, la guerra in Ucraina ha dato un’ulteriore spinta in questa direzione. Quelli che potevano apparire come obiettivi distanti – al 2030 o al 2050 – sono diventati tremendamente attuali”.
Ampliare il Piano di decarbonizzazione al 2030 integrandolo con una strategia di politica industriale e lo sviluppo delle rinnovabili. Sono tra le priorità condivise in Assemblea da Carlo Bonomi, Presidente Confindustria nel suo video messaggio.
Roberto Cingolani, Ministro della Transizione Ecologica, intervenuto in Assemblea ha dichiarato: “Più acceleriamo sulle rinnovabili, più saremo liberi di ridurre l’utilizzo dei combustibili fossili. Si tratta di un’equazione: la decarbonizzazione deve procedere secondo i programmi europei e bisogna tenere in piedi anche la filiera industriale del Paese. La transizione deve essere giusta, non si può fare una transizione a spese dei lavoratori. Queste due necessità devono andare di pari passo: è il momento della coesione tecnica per trovare le roadmap più sostenibili.“
Il ruolo delle Regioni è di fondamentale importanza per accelerare la transizione alle rinnovabili e permettere al Paese di raggiungere l’obiettivo rinnovabili. In Assemblea è intervenuta Anita Pili, coordinatrice Energia Conferenza Regioni e Province autonome, Assessore Industria Regione Sardegna.
Le politiche per la transizione energetica sono state al centro della prima tavola rotonda moderata da Francesca Baraghini, Giornalista e Conduttrice Sky Tg24, che ha condotto l’Assemblea di Elettricità Futura.
Lo scoppio della guerra ha messo in cima alle priorità l’autonomia energetica, in termini di maggiore diffusione delle rinnovabili e dell’efficienza energetica. Quali politiche possono davvero accelerare la transizione? E’ la domanda rivolta ad Enrico Letta, Segretario Partito Democratico.
Matteo Renzi, Fondatore Italia Viva, ha approfondito in che modo dovrebbe orientarsi una svolta politica per accelerare la transizione e contribuire a contrastare la logica dei NO che ancora troppo spesso ostacola la realizzazione dei nuovi impianti.
Antonio Tajani, Coordinatore Nazionale Forza Italia, ha condiviso il suo punto di vista sul piano di sviluppo elettrico italiano per raggiungere le ambizioni del REPowerEU al 2030, approfondendo le azioni necessarie per concretizzare i benefici per l’occupazione e l’economia.
Gianni Girotto, Presidente della 10ª Commissione Industria del Senato, ha ricordato le opportunità aperte dalle comunità energetiche e dalla generazione distribuita in termini di riduzione dei costi in bolletta e delle emissioni di CO2.
Rossella Muroni, Deputata FacciamoEco, ha spiegato perché, sebbene la transizione ecologica sia centrale nel PNRR e l’ambiente e il cambiamento climatico abbiano spazio nel dibattito politico, non si trova corrispondenza in sufficienti ed efficaci azioni politiche.
La strategia energetica nazionale dovrà essere in grado di coniugare una programmazione energetica verso una maggiore indipendenza e la capacità di attivare sinergie tra il pubblico e il privato per concretizzare i benefici economici e occupazionali. Sono i temi affrontati nel panel da Massimiliano De Toma, Deputato Fratelli d’Italia.
Per guadagnare indipendenza energetica il nostro Paese ha bisogno di scelte immediate ed efficaci. Tullio Patassini, Deputato Lega, si è soffermato su quali punti di forza puntare per una politica energetica che assicuri rapidità di decisione e tutela del territorio.
La sessione dedicata a generazione, accumuli, reti e alle opportunità per la filiera elettrica si è aperta con la presentazione dello studio Accenture REPowerEU per L’Italia: Scenari 2030 per il sistema elettrico. Claudio Arcudi, Resources Client Group Lead Accenture ICEG (Italy, Central Europe and Greece), ha spiegato che nei prossimi anni ci sarà una maggiore elettrificazione dei consumi – derivante anche dall’incremento di pompe di calore e auto elettriche – con un fabbisogno complessivo di energia elettrica fino a 360 TWh nel 2030. Dallo studio Accenture emerge inoltre che l’Italia dovrà installare circa 80 GWh di nuova capacità di accumulo al 2030 per integrare efficientemente gli 85 GW di nuova potenza rinnovabile nel sistema elettrico.
La rete elettrica è un fattore abilitante della transizione energetica. Francesco Del Pizzo, Direttore Strategie Sviluppo Rete e Dispacciamento Terna, nel suo intervento ha spiegato che lo sviluppo delle infrastrutture di rete sarà orientato a consentire l’integrazione efficiente delle energie rinnovabili in forte crescita.
“La filiera italiana delle tecnologie per le energie rinnovabili e smart verso il 2030” è il titolo dello studio condotto da Althesys con il contributo scientifico di Enel Foundation che è stato presentato in Assemblea da Alessandro Marangoni, CEO Althesys. L’analisi approfondisce la filiera tecnologica italiana dei comparti generazione elettrica rinnovabile, infrastrutture per la flessibilità, elettrificazione e digitalizzazione, valuta gli sviluppi della filiera alla luce degli scenari europei, ne stima grandi benefici per l’economia e l’occupazione e politiche per favorirne la crescita.
Affinché la roadmap 2030 per il settore elettrico italiano si realizzi è necessario accelerare lo sviluppo delle rinnovabili. La semplificazione della burocrazia e i nuovi investimenti sono stati il focus della seconda tavola rotonda.
La moderatrice Francesca Baraghini ha chiesto a Massimiliano Atelli, Presidente delle Commissioni VIA-VAS e PNRR-PNIEC, MiTE, quali aspetti autorizzativi si possono ancora migliorare per rispettare le tempistiche del REPowerEU.
Monica Iacono, CEO ENGIE Italia, ha condiviso la sua visione rispetto all’evoluzione della programmazione energetica dell’Italia, espressa attraverso il PNRR e più specificatamente nel PNIEC, per essere coerente con la traiettoria europea.
Giuseppe Ricci, Presidente Confindustria Energia, ha spiegato il suo punto di vista sulle azioni necessarie per promuovere lo sviluppo della filiera italiana della mobilità elettrica, anche alla luce della decisione del Parlamento europeo di vietare la vendita di nuove auto a benzina e a diesel dal 2035.
L’opportunità di rafforzare la capacità produttiva nazionale di tecnologie per la transizione passa attraverso il moltiplicarsi di progetti industriali come quello di 3Sun a Catania, la più grande fabbrica di pannelli fotovoltaici in Italia. Abbiamo chiesto a Nicola Lanzetta, Direttore Italia Gruppo ENEL, di approfondire gli orizzonti di sviluppo dell’impresa.
Nicola Monti, Amministratore Delegato Edison, a pochi giorni dall’inaugurazione del nuovo parco eolico di Edison in Sicilia, ha spiegato lungo quali direttrici puntano per raggiungere l’obiettivo del piano di sviluppo che li porterà ad investire 3 miliardi di euro al 2030 nelle rinnovabili italiane.
C’è un’Italia che innova e investe nella sostenibilità. L’intervento di Annalisa Corrado, Referente attività tecniche Kyoto Club ha restituito una fotografia dei buoni esempi che ci arrivano dai Green Heroes approfondendo le azioni per favorire la riconversione sostenibile del nostro tessuto imprenditoriale.
Come è possibile superare il preconcetto che vede lo sviluppo degli impianti rinnovabili in contrapposizione alla tutela del paesaggio? Abbiamo chiesto a Stefano Ciafani, Presidente Legambiente, di approfondire un tema chiave per accelerare la transizione sui territori e rimuovere i freni delle opposizioni locali.
La direzione è definita, la sfida è grande e siamo tutti chiamati ad agire come Green Hero che portiamo dentro. Alessandro Gassmann ha tenuto a mandare in Assemblea un messaggio forte e chiaro: dobbiamo agire, adesso, per i giovani di oggi e per quelli di domani, mettere in atto proposte concrete per accelerare le rinnovabili e riportare l’Italia al passo degli altri Paesi europei, dandoci anche la possibilità di scongiurare le peggiori conseguenze dell’emergenza climatica.
Agostino Re Rebaudengo ha consegnato il Premio a Monica Iacono CEO Engie Italia, una somma che verrà interamente devoluta in beneficienza a favore di una realtà che sta concretamente aiutando il popolo ucraino, l’Organizzazione Umanitaria CESVI, impegnata a soccorrere la popolazione di Bucha in Ucraina e attiva in tutto il mondo per aiutare le popolazioni più vulnerabili.