Beviamoci su.
Enrico Letta ieri a Portici: “Il dissesto idrogeologico nasce dallo spopolamento, perché la gente se ne va. Noi rilanciamo la proposta di aprire 1000 bar multimediali in altrettanti borghi, per ridare vita alle piccole frazioni che tornando a ripopolarsi potranno decongestionare i centri più grandi”.
E pensare che noi siamo qui da anni a combattere a mani nude sui territori per frenare lo spopolamento e a chiedere politiche appropriate per le aree interne, messa in sicurezza del territorio, infrastrutture, servizi di prossimità, lavoro per i nostri giovani, attivatori di comunità. Ed invece bastava un bar (multimediale).
PS: anche se la tragedia diventa farsa, c’è poco da ridere. Questa proposta (così come tutto il “cinema” sul bando borghi del PNRR e diverse altre iniziative spot viste in questi anni) tradisce ancora una volta la scarsa conoscenza dei luoghi, della realtà e dei problemi; restituisce un’immagine fasulla e patinata dei borghi legata ad un piccolo mondo antico che esiste solo in certe pubblicità o nella testa di qualche ministro o architetto di lusso; e alla fine suona persino irrispettosa per i tanti piccoli comuni che davvero non ce la fanno, che spesso sono luoghi di fatica e di disagio, che rischiano di scomparire perché manca tutto o troppo. Non solo il bar.