Ho conosciuto Silvia Salmeri di Destinazione Umana un’ora prima dell’evento ideato dall’associazione Terra di Mezzo nella piazzetta del nostro Municipio. Tutto grazie a Luca Liscio, il gestore del B&B che ogni mattina vedo dal balcone del mio ufficio. E che spesso ospita i nostri ospiti. Quei politici, artisti, giornalisti ed amici che, a vario titolo, passano da Biccari.
Poco dopo, senza essere riuscito a vestirmi da sindaco (come al solito!), ero già sotto il palchetto a smanettare sul cellulare. Di certo non per andare a caccia di pokemon. Ma di idee. Ad ogni domanda di Giovanni De Girolamo, l’ideatrice della “guida di viaggio per cambiare vita ” mi regalava una conferma. Con parole nuove e diverse, Silvia raccontava l’esperienza di destinazione Umana, di cui il nostro Luca Liscio è un assoluto protagonista, e di temi perfettamente aderenti a quello che da qualche anno a questa parte cerchiamo di fare a Biccari. Ovvero, promozione territoriale senza cadere nella tentazione di cianciare di turismo. Riscoperta del patrimonio identitario e non replica di modelli altrui. Attenzione agli ospiti ed ai visitatori, non ricerca di clienti. Creazione di amici e di cittadini temporanei, non reciproco sfruttamento di gente di passaggio. Zero effetti speciali. Ma tante esperienze, sapori, storie, relazioni.
Per questo, come raramente è capitato negli ultimi tempi, grazie a Luca Liscio abbiamo scoperto una specie di mondo parallelo che viaggia sulle nostre stesse lunghezze d’onda. Che la pensa come noi. Che non misura tutto con il metro dei soldi, del profitto o della convenienza. Ma che mette al centro, finalmente, la persona e la comunità.
Non è cosa da poco, di questi tempi. E mi fa doppiamente felice l’aver sentito, soltanto pochi giorni fa, qualcosa di simile anche da Ivan Stomeo, presidente di borghi Autentici D’Italia, durante il convegno tenuto alla Camera dei Deputati sui piccoli comuni. “Per combattere la crisi, – ha detto – bisogna rimettere al centro delle scelte politiche la persona”. Semplice e rivoluzionario insieme.
A ben vedere, sono gli stessi principi che, tra mille difficoltà, cerchiamo di affermare, tutelare e declinare – ad esempio – in materia di servizi pubblici locali. Quando parliamo della gestione dell’acqua e dei rifiuti, quando ci arrabbiamo a proposito dei servizi sanitari, sociali e scolastici, oppure ragioniamo di piccoli comuni ed aree interne.
Anche se su temi diversi, dunque, la nostra destinazione non può che essere “umana”, perché vogliamo un paese ed una comunità che esalta le esperienze come quella di Luca. Perché ci interessano le cose vere e non quelle plastificate. Perché crediamo che la politica abbia ancora un senso solo se è a misura d’uomo. Non di multinazionali.
Foto tratte da Google Immagini