Nell’era dello scaricabarile istituzionale ti puoi aspettare di tutto. Se non fosse stato per il bravo Sindaco di Castelnuovo della Daunia, Guerino De Luca, amico e collega di tante battaglie, confesso però che questa me la sarei persa: la mancata manutenzione di una strada comunale, in caso di incidente mortale, diventa reato. Ed il Sindaco … colpevole.
Lo spiega, benissimo, Daniele Martini su Il Fatto Quotidiano, dopo aver esaminato, non senza sorprese, la Circolare inviata dal Ministero dell’Interno a Prefetture e Questure sulla nuova legge che introduce l’omicidio stradale. Precisa la circolare, infatti, che il nuovo reato ricorre anche se il responsabile non è il conducente del veicolo, ma chi avrebbe dovuto garantire la “tutela della sicurezza”, come i proprietari e gestori delle strade o produttori delle auto (in precedenza, al massimo, la loro era una responsabilità di tipo civile da risarcimento danni).
Dal punto di vista causale non c’è nulla da eccepire: le cause di un incidente mortale, alle volte, possono essere anche dovute alla strada sconnessa, alle buche, all’assenza di guard-rail, alla scarsa o inesatta segnaletica, oppure ad errori di progettazione o di costruzione delle strade. Ma sono le conseguenze a rischiare di essere aberranti. Legge alla mano, infatti, per evitare incriminazioni penali, tutti i soggetti investiti dall’obbligo di manutenere le strade dovrebbero intensificare lavori, interventi e riparazioni. Anche perché, nella dinamica processuale, nel gioco di legali e periti, in un attimo si potrebbe passare dalla responsabilità del conducente incauto, ubriaco o distratto a quella, quantomeno concorrente, del povero (in tutti i sensi) Sindaco di turno. Con tanto di processi penali da sostenere.
Ora, tralasciando quelle di Diritto sulla corretta definizione di responsabilità penale, ci sarebbero anche altre questioni che mi piacerebbe capire da chi ha voluto questa legge dal sapore vagamente propagandistico e demagogico (almeno in questa arte). È stato considerato che le Amministrazioni comunali non hanno un euro per colpa, principalmente, dei tagli dei trasferimenti statali? Qualcuno ha ricordato ai Legislatori seduti sulle loro comodissime poltrone rosse che le strade non si riparano senza soldi in bilancio? Possibile che i Sindaci debbano essere trattati come i più fessi della Repubblica e le Amministrazioni locali come una discarica istituzionale su cui riversare tutte le questioni più scomode?
Ovviamente non ho nessuna pretesa di ottenere risposte. Così come non nutro nessuna fiducia in questa classe politica. Perciò non resta che arrendermi e confessare. Da Sindaco impossibilitato a sistemare tutte le strade del mio territorio mi dichiaro sin da ora colpevole. Ma, tenete presente che ho un complice illustre. Si chiama Matteo.