di Maria Caggiano su ApulianAppeal.com
È davvero possibile rendere un piccolo comune di provincia luogo di attrazione turistica in grado di generare economia? Sì, lo ha dimostrato Biccari. Il paesino dei Monti Dauni ha ottenuto dal Touring Club Italiano l’ambita Bandiera Arancione, il più prezioso riconoscimento per i borghi più piccoli d’Italia.
Assieme a Gianfilippo Mignogna, sindaco del paese, abbiamo tracciato un profilo culturale ed economico della cittadina ed evidenziato i suoi punti di forza.
In cosa differisce Biccari dal resto dei borghi candidati alla Bandiera Arancione?
La motivazione del premio che Touring Club ha fornito è legata al contesto ambientale di pregio in cui è collocata Biccari, all’interno del quale è possibile vivere delle esperienze turistiche particolari come dormire sugli alberi o nella bubble room, escursioni naturalistiche, percorsi sia a piedi che per mountain bikes. Anche il vivace e ben conservato centro storico, assieme all’ottima informazione turistica di ultima generazione fornita dal portale visitbiccari e l’aumento della capacità ricettiva del paese con l’apertura recente dell’area camper hanno contribuito alla vincita della Bandiera Arancione.
Cosa può offrire Biccari in termini di cultura e storia?
Biccari è un borgo medievale che si appresta a festeggiare mille anni di storia. Il nucleo originale del paese è ben marcato e si è sviluppato attorno alla torre civica. È un paese che possiede una forte tradizione cristiana (lo dimostrano le sue numerose chiese e il convento posto fuori paese) e contadina (cospicui sono i campi coltivati attorno al paese in cui avviene l’immancabile produzione di olio). Dal punto di vista paesaggistico, possiede oltre 700 ettari di boschi impreziositi dal Monte Cornacchia, punto più alto della puglia, e il Lago Pescara, un laghetto di origine vulcanica a circa 900 m di altezza.
Biccari non solo possiede monumenti risalenti a differenti epoche storiche e siti archeologici del Neolitico di enorme interesse ma anche percorsi naturali e ludici per gli appassionati di flora e fauna grazie all’Area Naturale di Lago Pescara e al Parco Avventura, gestito da una cooperativa di cittadini. Quali attività sono disponibili per bambini e adulti? E per turisti stranieri?
Il Parco Avventura, nonché il secondo bosco didattico riconosciuto dalla Puglia in provincia di Foggia, mette a disposizione un’ampia possibilità di scelta. È uno dei più frequentati della nostra regione ed è dotato di percorsi con difficoltà crescenti per bambini e adulti. Ai suoi margini, sono nati dei sentieri da percorrere a piedi fino al Monte Cornacchia oppure semplicemente in bici o in mountain bike. Tiro con l’arco, pentathlon, triathlon, birdwatching, orienteering ed equitazione sono alcune delle attività dinamiche del luogo. In estate sono disponibili esperienze di educazione ambientale per bambini e viene offerta anche la possibilità di percorrere il sentiero Frassati che conduce fino al punto più alto della Puglia.
Negli ultimi anni, stiamo assistendo alla graduale scomparsa di alcuni dei più caratteristici borghi d’Italia a causa dello spopolamento. Come intende contrastare questo problema? Soprattutto in ambito di occupazione giovanile, quali iniziative ha intenzione di intraprendere per il suo paese?
Cerchiamo di combattere lo spopolamento tramite “la strategia dell’accoglienza”, la quale mira a creare nuove opportunità economiche. È aumentato il numero dei ristoranti e bed and breakfast (passati da due a dieci negli ultimi anni). Abbiamo fondato una cooperativa di comunità, coordinata da giovani del luogo, che si occupa della gestione di strutture e attività turistiche. Il Parco Avventura offre lavoro ad una decina di ragazzi del nostro territorio. Attraverso la collaborazione con Argentina per il Mondo stiamo ospitando, ormai da un anno, diversi gruppi di ragazzi argentini. Alcuni di loro sono rimasti a Biccari e hanno acquisito la cittadinanza italiana.
Con il nostro progetto di case in vendita, abbiamo da poco raggiunto l’undicesima casa venduta. Cittadini tedeschi, russi, portoghesi, americani, argentini hanno acquistato le nostre abitazioni, investono nel nostro territorio e arricchiscono Biccari con competenza, esperienza ed economia.
Quali progetti si augura di realizzare per il futuro di Biccari?
Stiamo lavorando al momento su tanti fronti. Quello più imminente, che presenteremo il 9 dicembre, è la comunità energetica. Stiamo progettando e realizzando diversi impianti fotovoltaici di comunità che serviranno ad abbattere la bolletta energetica dei nostri concittadini e rendere, di conseguenza, più conveniente e piacevole la permanenza nel nostro paese.
Come può un sindaco valorizzare il proprio territorio e renderlo attraente anche ad un pubblico internazionale?
La chiave è concentrarsi su quello che si ha e non su quello che manca, utilizzare le risorse disponibili con strumenti innovativi. È necessario conoscere appieno le potenzialità del proprio territorio, avere la mente aperta ed essere lungimiranti, sfruttare le nuove tecnologie, capire che il mondo è in rapida evoluzione. Anche un posto apparentemente marginale come un piccolo comune può diventare un luogo di arrivo e passaggio, un luogo in cui far vivere delle esperienze uniche.